EDITORIALE
Mentre la Cultura umanistica arranca e quella scientifica è viepiù divorata dal dubbio, anche all’insegna del fallibilismo popperiano, la società reale – inestricabilmente impastata com’è di “esseri viventi” (donne e uomini, animali, piante) e atomi vorticanti in una materia apparentemente inerte – sta andando alla deriva.
Alla stregua dei suoi continenti e delle placche tettoniche che continuano a muoversi a casaccio sotto gli insicuri piedi dei sette miliardi e passa di terrestri alle perenni prese con catastrofi naturali, guerre, fame e malattie. Ma, soprattutto, con le crescenti, esponenziali disuguaglianze sociali esistenti tra i vari popoli e nazioni, nonché i devastanti effetti non-collaterali delle bibliche migrazioni in atto.