Presente un folto pubblico che ha manifestato una spiccata capacità di ascolto e di apertura intellettuale, molto rara in questi tempi di omologazione e mediocrità
di Anna Maria Giancarli
Per la prima volta all’interno dei ‘Cantieri dell’immaginario’, a L’Aquila, è andata in scena la poesia.
L’associazione ‘Itinerari Armonici’, coinvolta dalla ‘Società dei Concerti Barattelli’, da anni operante con iniziative di altissima qualità culturale a livello nazionale ed oltre, ha organizzato una manifestazione per la serata del 7 agosto 2016, presso l’Auditorium del Parco, per l’occasione gremito di un pubblico partecipe ed interessato a scoprire le proposte di ricerca e di sperimentazione multimediale, attraverso l’uso delle tecnologie più avanzate e la varietà e commistione dei linguaggi.
Certamente non di facile consenso, le tendenze poetiche attuali – ricche, però, di stimoli – hanno catturato la viva attenzione di un pubblico, comunque reso sensibile da quasi due decenni di iniziative di poesia elettronica.
Poetronics, unica in Italia, ha visto, infatti, in città diciotto edizioni, con i più grandi musicisti, poeti, saggisti e artisti contemporanei.
I Di/versi incontri si sono succeduti attraverso video, performances, elaborazioni elettroniche di versi, conversazioni poetiche, concerti per soprano, arpa, pianoforte e viola, tutti costruiti in uno strenuo confronto e dialogo tra le diverse arti.
Nel video di Massimo Carlentini, musicista elettronico, l’idea di scandagliare al microscopio i punti luce della tela ‘Il bacio’ di G. Klimt e di cucire ad essi un percorso sonoro attraverso la voce di Alda Merini, che recita versi dal suo testo ‘Il bacio’, uniscono percorsi artistici differenti, che rivelano esiti inaspettati.
Il poema intermediale ‘Sento, dunque suono’ del noto poeta-performer Giovanni Fontana, ha catturato l’attenzione in uno spazio denso di percezioni, nel quale i movimenti della voce hanno fluttuato rendendo ‘opera vivente’ il suo testo poetico.
Michele Fianco, poeta romano, ha costruito una passeggiata in versi, quasi venticinque anni di attività poetica, nonostante la sua giovane età. Un panorama di pensieri ha accompagnato i passi, pensieri di vita reale e di vita possibile, scanditi al suono d’una poesia rigorosa, sospesa, sicuramente efficace.
Ancora estremamente stimolanti si sono rivelate le due operazioni poetico-musicali di Roberta Vacca, che ha elaborato elettronicamente alcuni testi di Anna Maria Giancarli ed alcuni di Lope De Vega, tratti dalla sua ‘Gatomaquia’. ‘Nuvolabirinto A-Z’ e ‘Versi di gatti’ sono stati realizzati attraverso due esecuzioni per pianoforte (Roberta Vacca), voce (soprano Antonella Cesari), arpa (Dafne Paris), viola (Sabatino Servilio).
Una iniziativa, quindi, di alto spessore culturale, che ha riscosso il consenso ammirato del folto pubblico presente, che ha manifestato una spiccata capacità di ascolto e di apertura intellettuale, molto rara in questi tempi di omologazione e mediocrità.
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