Il Museo dei Bambini è un luogo aggregativo di particolare pregnanza didattica e culturale, nonché un prezioso, innovativo ed insostituibile tassello della ricostituenda rete museale aquilana distrutta dal sisma di sei anni fa
di Carlo Nannicola
Con la recente inaugurazione del “MuBAQ – Museo dei Bambini L’Aquila” avvenuta nell’ottobre scorso nel Comune di Fossa contiguo al capoluogo abruzzese, si è concretizzato – architettonicamente e ambientalmente – un sogno lungo, lunghissimo, durato 20 anni.
Nel 1995 sotto l’impulso dell’artista-docente all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila Lea Contestabile, veniva costituita, infatti, l’omonima Associazione culturale, quale ideale, ma anche operativo prolungamento sul territorio della stessa Accademia, peraltro con l’attivo coinvolgimento di suoi docenti ed ex allievi.
Il MuBAQ, con una serie di attività mirate (anche in carenza di un proprio spazio fisico) ha svolto in questi due decenni un’intensa attività con i minori di età, in stretta e fattiva collaborazione con le famiglie, le Istituzioni scolastiche e gli Enti Locali su tutto il territorio provinciale e regionale. Fa parte di Hands On! Europe (Associazione dei Musei dei bambini), organizzazione internazionale che rappresenta e sostiene i propri membri, istituzioni non-profit. La sua finalità di fondo è quella di concentrare nei singoli musei aderenti, ambienti ludici in cui coniugare felicemente immaginazione e creatività in un originale processo di un apprendimento libero quanto informale, con la mediazione dell’arte nelle sue molteplici ramificazioni (pittura, scultura, cinema, teatro, musica, ecc.).
All’interno di questa poliedrica cornice, il MuBAQ ha individuato nei processi interattivi, il fulcro della sua attività esplicata in una serie di laboratori ospitati in varie occasioni – grazie alla sensibilità dell’allora Sovrintendente Giovanni Bulian – nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco, sede della Sovrintendenza e del Museo Nazionale d’Abruzzo (Castello attualmente del tutto inagibile a causa degli ingenti danni causati dal sisma del 2009). In concomitanza con l’attività espositiva del Museo, come l’organica Rassegna d’arte moderna Valori Plastici (con opere provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma), i bambini di varie scolaresche hanno familiarizzato prima con le opere di un Ceroli o di un Pascali (tanto per fare un esempio) partecipando poi attivamente al laboratorio “ispirato” all’esposizione nel suo complesso.
Tra le tante iniziative realizzate, va segnalata, per i suoi risvolti anche sociali, L’arte è salute, con l’espletamento di laboratori all’interno del Reparto di pediatria dell’ospedale di Avezzano al fine di progettarne un nuovo “lay out” direttamente con i piccoli ricoverati.
Comunque, una delle iniziative più articolate che il MuBAQ ha costantemente promosso e organizzato (con il coinvolgimento della Regione Abruzzo e dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila), è ETNORAMI-Nomadismi dell’arte contemporanea, giunto alla sua XII edizione. La Rassegna ha messo in rete diverse generazioni, Paesi e culture coinvolgendo artisti internazionali che hanno tenuto workshop con i giovani. Le opere prodotte “vis à vis” hanno così sempre fatto parte integrante dei percorsi formativi con i bambini ed i ragazzzi che le rielaborano e le rivisitano con l’assistenza degli operatori del MuBAQ. Tra i tanti artisti e critici intervenuti, possono segnalarsi Paolo Canevari, Franco Guerzoni, Gianfranco D’Alonzo, Marcel Antunez Roca, Botto e Bruno, Miriam Laplante, Enzo Umbaca, Cesare Pietroiusti, Alì Assaf, Franco Cenci, Lyuba, Daniela Chinellato, Nazan e Aydin Erkmen, Pesent Dogan, Ayse Ozel, Shenaz Wells, Alp Ucar, Cesar Taboada, Teresa Macrì, Arianna Di Genova, Paola Ardizzola, Ivan D’Alberto, Antonello Rubini, Marcello Gallucci, Silvia Bordini, Francesco Gallo, Antonio Gasbarrini.
Ma, è stato il tragico quanto traumatico sisma del 2009, a cambiare le “regole del gioco”, costringendo il MuBAQ ad interrogarsi sulle proprie responsabilità socio-culturali nei confronti delle nuove generazioni sradicate brutalmente, insieme agli adulti, dal loro familiare habitat civico.
Prende così immediatamente corpo il progetto Arte sotto le tende concretizzatosi all’interno delle tendopoli che ospitavano decine di migliaia di aquilani (in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), sperimentando ancora una volta la funzione terapeutica che l’arte può assolvere in situazioni di grande disagio. Le varie forme espressive e comunicative hanno aiutato i piccoli a rielaborare in maniera ludica le esperienze personali legate al trauma e, cosa più importante, a condividerle con coetanei e adulti.
La precaria situazione logistica di un’intera città azzerata dal terremoto, ha inoltre imposto un ripensamento di fondo della consolidata struttura operativa del MuBAQ. Se la dimensione itinerante pre-sisma era stata funzionale, come si è visto, ad una diffusa presenza territoriale in stretto accordo e raccordo con le Istituzioni (scuole e musei, in particolare), la nuova realtà dispersa e, per forza di cose precaria, ha costretto ad un salto di qualità progettuale-operativo.
Ha cominciato così a prendere materialmente sostanza il “Villaggio d’arte dei bambini”, con l’individuazione di un’ aggregante spazio creativo fruibile da tutti i minori di età dell’Aquila e del circondario.
L’area destinata esclusivamente a loro e all’arte, si sta costruendo in progress nel piccolo Comune di Fossa che fa parte integrante della città-territorio dell’Aquila, con l’obiettivo finale della nascita di un innovativo “Parco della cultura” situato tra la prestigiosa Necropoli e il nuovo Borgo di San Lorenzo.
Tra alberi e percorsi di “sculture e installazioni da vivere” (in parte già posizionate nello spazio esterno al Museo con opere degli artisti Silvano Servillo, Marco Pellizzola, Mario Costantini, Sergio Nannicola, Marco Brandizzi, Valter Battiloro, Monica Longo, Lea Contestabile, Camilla Sala e Franco Fiorillo; per il mese di maggio è prevista la collocazione permanente di ulteriori sculture monumentali ed installazioni di Massimo Pellegrinetti, Cracking Art Group, Emanuele Prina e Frode) i bambini e i ragazzi in età adolescenziale, insieme agli adulti che vogliono “giocare con arte”, avranno la possibilità di partecipare ad attività che favoriscono l’espressione e la comunicazione mediante laboratori di pittura, scultura, ceramica, musica, teatro, narrazione. L’area, interamente dedicata ad opere d’arte contemporanea, diventerà un parco espositivo en plein air con una felice integrazione tra arte e natura, internazionalità, varietà dei mezzi espressivi. Né è da meno la vasta collezione già allestita all’interno del Museo, con la fitta presenza di opere donate da artisti italiani e stranieri.
Tra le attività programmate si potrà contare oltre che sui laboratori creativi, su conferenze, incontri con artisti, musicisti, poeti, attori, pedagoghi. Nello svolgimento dell’attività interdisciplinare saranno coinvolte istituzioni preposte alla formazione scolastica ed alla cultura più in generale, quali Scuole d’arte, Accademie, Conservatori, Università, Biblioteche, con l’apporto dei docenti e responsabili del settore.
Questo primo passo nel difficile contesto socio-economico in cui ancora versano la città dell’Aquila, le frazioni, i Comuni vicini e quelli del cratere sismico (a ben sei anni dal sisma), assume anche una forte valenza simbolica costituendo, proprio il Museo dei Bambini, un luogo aggregativo di particolare pregnanza didattica e culturale, nonché un prezioso, innovativo ed insostituibile tassello della ricostituenda rete museale aquilana distrutta dal sisma di sei anni fa.
Gli artisti già presenti nella collezione in progress del MuBAQ sono:
Fabio Mauri, Gino Marotta, Gianfranco D’Alonzo, Franco Guerzoni, Paolo Canevari, Silvano Servillo, Nazan Erkmen (Turchia), Maria Lai, Pesent Dogan (Turchia), Sergio Nannicola, Pasquale Liberatore, Toti Scialoia, Susana Talayero (Spagna), Lea Contestabile, Primarosa Cesarini Sforza, Giancarlo Sciannella, Ayse Ozel (Turchia), Shenaz Well (Turchia), Franco Fiorillo, Massimina Pesce, Alice, Enrico Pulsoni, Sadik Adinok (Turchia), Paolo Di Capua, Rezakhan (Iran), Cimen Bayburtlu (Turchia), Barbara Giorgis, Claudio D’Angelo, Oan Kyu (Corea), Stefano Ianni, Federica Luzzi, Silvia Stucky, Mario Costantini, Fernando Di Nicola, Massimo Pellegrinetti, Marco Brandizzi, Enrico Gallian, Ivonne Ekman (Germania), Anna Onesti, Valter Battiloro e Monica Longhi, Naoya Takahara (Giappone), Gianluca Esposito, Alecci&Di Paola,Tito, Claudio Palmieri, Pietro Zucca, Lucilla Catania, Ali Kichon (Algeria), Paolo Montalbano, Priscilla Burke, Alberto Timossi, Ennio Di Vincenzo, Luca Patella, Mohamed Rais Elfenni (Marocco), Silvano Bussotti, Guido Strazza, Franco Gentilini, Raul Rodriguez (Venezuela), Bonizza Aragno, Roberto Pietrosanti, Antonio Del Donno, Loretta Contestabile, Irmak Akçadoğan (Turchia), Emanuela Lena, Cesare Tacchi, Lorenzo Bruno, Giulia Napoleone, Luigi Ontani, Antonio Farhan Siki, ELASTIC Group of Artistic Research, Cracking Art Group, Davide Coltro, Laurina Paperina, Raffaele Iannello, Natalia Saurin, Guido Scarabottolo, Paolo Rui, Shout, Frode, Alfonso Bonavita, Giorgio Lo Cascio, Francesco Vitali, Mario Corrieri, Paolo Ceribelli, Michele Negri da Oleggio, Claudia Botta, Emanuele Prina, Emilio Alberti, Valerio Anceschi, Angelo Barone, Tommaso Cascella, Rodolfo Colombo, Walter Francone, Franco Giuli, Max Longhi, Battista Luraschi, Paolo Parente, Beatrice Pasquali, Camilla Sala, Arnaldo Sanna, Luigi Calvisi, Luigi Battisti, Michele De Luca, Francesco Casorati, Roberto Casiraghi, Enrico Pulsoni.
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