EDITORIALE

2021-05-19T17:40:14+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

Aver varato il n. 30 di ZRAlt!, mentre la catastrofe pandemica continua a mietere in tutto il mondo milioni di vittime, non è cosa da poco. Sopratutto se si voglia considerare che la malattia da Covid-19 e le  sue varianti, sfociata spesso in atroce morte, pesa minacciosa come una spada di Damocle sulla testa di ognuno di noi. Con le conseguenti cadute negative d’ordine psicologico, aggravate dalle inedite modalità della convivenza familiare e sociale stravolta dalle reclusorie regole del lockdown, nonché mortificata dal separante distanziamento sociale.

Si aggiunga, a questo fosco scenario, la sostanziale imbalsamazione delle pratiche analogiche legate alla fisicità molecolare, atomica e subatomica di persone e cose, con la loro evaporazione e conseguente trasmutazione digitale. Ma quel che è peggio – non se […]

MANK (2020) DI DAVID FINCHER

2021-05-19T17:40:29+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

Il film di Fincher è una sorta di mosaico elegiaco… i caimani dell’industria dell’illusione ci sono tutti

di Pino Bertelli

“Il potere ha avuto bisogno di un tipo diverso di suddito,
che fosse prima di tutto un consumatore!”…
“La Chiesa ha fatto un patto col diavolo… un popolo degenerato,
mostruoso, criminale… non ho speranze, non mi disegno
un mondo futuro, tendo verso una forma anarchica”
Pier Paolo Pasolini

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FRAMMENTI ESTETICI NEI PIANI IMMAGINARI DEL TEMPO

2021-05-19T17:40:40+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

Le immagini associate al fondo di radiazione le ho impiegate come “tele”, piani sezione, sulle quali rappresentare frammenti di forme che fossero tracce del passato, codici di alfabeti immaginari, simboli di un mondo futuro

di Luciano Romoli

La Scienza, come ogni altra
attività umana, ha l’obiettivo
di costruire e non di trovare mondi.

L.R.

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LA FOTOGRAFIA UMANISTICA DI COSTANZA SALINI (Intervista)

2021-05-19T17:40:56+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

Un’immagine, che rappresenta la scoperta di una realtà, l’affermazione di noi stessi o degli altri attorno a noi, diventa un’opera d’arte quando viene investita di valori e concetti universali

di Roberta Semeraro

Il linguaggio visivo di Costanza Salini si contraddistingue per l’approccio singolare con il soggetto fotografato, che viene attraversato dall’obiettivo senza mai perdere le sue caratterizzanti apparenze.

La ricerca dell’identità degli individui, la porta negli ultimi anni ad elaborare progetti fotografici come Tower of Babel, Pathways to Liberty: A collection of Queer Voices, Racconti del Corpo.

[…]

…ÉLÉMENTS DE DÉ/COM/POSITION…

2021-05-19T17:41:08+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

Le Groupe International Extrême Jonction en Jonction Immédiate avec le SFE Social Forum Européen: Paris, novembre 2003, Londres, octobre 2004, Athènes, mai 2006.  Une participation, parallèle/diagonale/transversale, qui veut souligner, surtout, l’Art sous toutes ses formes, comme singularité, lieu gratuit, don…

par ” Extrême Jonction” –  Eva Rachele Grassi – Angelo Ermanno Senatore

À la recherche du réel voilé

… Tout au long de cette navigation d’écriture, il y a dix-huit ans comme maintenant, c’est cette réalité qu’on ne perçoit pas encore, qu’on a tenté surtout de murmurer, de communiquer …

Car elle semble obligée à vivre presque exclusivement dans les échos des savoirs et des pratiques, dont pourtant certains éclairs fulgurants soulèvent parfois des zones d’ombre imprévisibles…. dans la trame de ce procès de structuration, […]

AMA IL DEMONE TUO COME TE STESSO (Atto I)

2021-05-19T17:41:18+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

Il sogno intanto comincia a sfumare nella nebbia che sale dal lago, mentre Lui pensa che non sognerà mai più e si sente morire perché non muore. E si sente morire un po’ di più perché non vive più in sé 

di Luigi Fabio Mastropietro

 

Avvinghiandosi al cuore, il desiderio d’amore
mi versò una fitta oscurità sugli occhi
e mi strappò dal petto l’anima indifesa.
(Archiloco, Tetrametro 191)

Questa mattina il cielo è in fiamme e l’aria ha l’odore del carbone.

[…]

SCRITTURA E AZIONE: L’ALCHIMIA EPIGENETICA NELLA POESIA PERFORMATIVA

2021-05-19T17:41:29+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

Il testo, nella sua qualità bidimensionale, non potrà mai coincidere con il suo «avatar» spazio-temporale, che ovviamente ha caratteristiche perennemente mutevoli; tuttavia ogni performance eseguita avrà la capacità di trasfigurare il testo di base, pur conservandone l’unicità e l’identità

di Giovanni Fontana

Partendo dal presupposto che il corpo è il luogo di relazione tra intelletto e mondo, la performance si presenta come una speciale cerniera tra l’individuo e la collettività, dove tutti i segni implicati nella dinamica dell’evento sono organizzati dall’artista in piena libertà, senza dover rispondere a schemi procedurali prestabiliti, senza dover seguire un certo programma piuttosto che un altro, un filo logico piuttosto che un altro, una sequenza tecnica piuttosto che un’altra.

[…]

“LEI”, REALTÀ, SOGNO, RICORDO (PER UNA DRAMMATURGIA DEL TEATRO PERFORMATIVO)

2021-05-19T17:41:41+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

La scelta strategica della Cappella Orsini, grazie ai suoi tre livelli d’azione, mi consentiva di giocare sul piano spazio-temporale. Ho infatti concepito l’intero ambiente come fosse una clessidra

di Marco Fioramanti

“Lei, Leggenda d’amore e di guerra”
spettacolo di teatro performativo che
mette insieme agli attori,
proiezione, musica dal vivo, canto e danza.

Pilota su aliante di volo a vela già a 16 anni, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, Renato, ventenne, si ritrova a combattere in Montenegro a bordo dei caccia C.R.42 “Falco”. Negli intervalli della guerra incontra una splendida ragazza appartenente al popolo nemico e tra i due nasce un amore travolgente, dal finale tragico, narrato nel romanzo con un crescendo emozionante. Trent’anni dopo torna in quegli stessi luoghi, si sdoppia in […]

LA DIGITAL ART, LA KRIPTO ART E LA BRUTTA FINE DI QUASI TUTTE LE OPERE DEMATERIALIZZATE

2021-05-19T17:44:12+01:00ZRAlt! n. 30 - Autunno 2020|

Il rivoluzionamento nel frattempo verificatosi nell’etereo universo digitale, in cui i computer quantistici faranno fare un ulteriore balzo in avanti all’attuale velocità di elaborazione dei dati, non dovrebbe inficiare più di tanto la tesi di fondo qui sostenuta: non confondere, cioè, l’Arte analogica con l’A maiuscola, con la tanta “similarte” digitale in circolazione

di Antonio Gasbarrini

Per comprendere al meglio come stiano radicalmente mutando i paradigmi della produzione e della fruizione dell’Opera d’arte, nel contesto di un galoppante scenario tecnologico-informatico, ci avvaliamo subito della magica penna di Italo Calvino.

[…]

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