EDITORIALE
Aver varato il n. 30 di ZRAlt!, mentre la catastrofe pandemica continua a mietere in tutto il mondo milioni di vittime, non è cosa da poco. Sopratutto se si voglia considerare che la malattia da Covid-19 e le sue varianti, sfociata spesso in atroce morte, pesa minacciosa come una spada di Damocle sulla testa di ognuno di noi. Con le conseguenti cadute negative d’ordine psicologico, aggravate dalle inedite modalità della convivenza familiare e sociale stravolta dalle reclusorie regole del lockdown, nonché mortificata dal separante distanziamento sociale.
Si aggiunga, a questo fosco scenario, la sostanziale imbalsamazione delle pratiche analogiche legate alla fisicità molecolare, atomica e subatomica di persone e cose, con la loro evaporazione e conseguente trasmutazione digitale. Ma quel che è peggio – non se […]