Editoriale

2018-01-11T21:26:33+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

Che le strade della creatività siano infinite come quelle del Signore lo certifica, molto probabilmente, questo zigzagante numero di ZRAlt!. Per festeggiare al meglio la messa on line della diciassettesima uscita coincidente – temporalmente – con il primo trimestre solare del quinto anno dal suo primo vagito vagante tra le macerie postsismiche aquilane (n. 1 estate 2013).

Più avanti, nell’esaminare a volo d’uccello i singoli testi, percorreremo insieme quelle strade (o meglio sentieri). Sentieri che, sull’indurita realtà d’un irriconoscibile volto umano, sono viepiù sconquassati da crescenti disastri ambientali e antro-socio-geopolitici. Generati, questi ultimi, da una diffusa “Paura ecumenico-mediatica” che sta rodendo, giorno dopo giorno e sopratutto nel mondo occidentale, i valori fondanti di una laicizzata democrazia

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DIANE ARBUS: L’ANGELO NERO DELLA FOTOGRAFIA RANDAGIA

2018-01-04T12:07:58+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

Diane Arbus ha fotografato l’infelicità e l’ingiustizia degli esclusi, degli ultimi e di tutti gli esseri estremizzati. Le sue fotoscritture di strada sono così profondamente antiche o moderne da non avere più età

di Pino Bertelli

“Quelli che nascono mostri sono l’aristocrazia del mondo dell’emarginazione…
Quasi tutti attraversano la vita temendo le esperienze traumatiche.
I mostri sono nati insieme al loro trauma. […]

CRITICA D’ARTE & MASS-MEDIA (Inedito) *

2018-01-04T12:07:59+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

L’opera, l’artista, il critico finiscono, così, con il costituire un tutt’uno, un oggetto bello e fatto, una sorta di ready-made che l’assessore, novello Duchamp, preleva spostandolo da un contesto ad un altro, dal campo dell’arte al campo del politico

di Filiberto Menna

“Nella loro forma attuale apparati come la televisione o il cinema non servono alla comunicazione, ma ad impedirla”. Così, lapidariamente, Enzenberger nei suoi “Elementi per una teoria dei media” (Torino, Einaudi, 1976). […]

NIGHT ITALIA. EX/PLORING the EX/PLODING CultureS OF Smart-Mass Today Media

2018-01-04T12:07:59+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

Contro la perversione delle “anime mostruose”, NIGHT ITALIA è pratica di r/esistenza nella semiosfera del mondo real/virtuale

di Ugo Scoppetta 

Abbiamo ormai varcato le soglie della rappresentazione mediatica entrando nell’Eterno Presente Skizo-Estetico Immaterico. La vita estetizzata è il palcoscenico della nostra rappresentazione quotidiana tra reale e virtuale. NIGHT ITALIA è la manifestazione della cultura come Attualità Totale. Il segno visibile della sua unità nella frammentazione mediatica. Esso riflette e proietta la forma interiore della psiche e del sentimento collettivo. Ora importa non lo stile di un individuo o di un’arte isolata,

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LA MUSICA DELLE PIANTE

2018-01-04T12:07:59+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

È stato per noi sorprendente, e impressionante allo stesso tempo, verificare di persona come, in occasione della tragica esperienza del terremoto nella “nostra” Pianura Padana del 2012, proprio in coincidenza delle scosse le piante smettessero improvvisamente di suonare per chiudersi in un silenzio inquietante

di Andrea Pavinato e Nedda Bonini

Abbiamo più cose in comune con un albero che con un computer

Fulco Pratesi –, Presidente WWF

 Gli alberi non sono solo vivi, ma anche intelligenti e possono esprimere, manifestare la loro sensibilità, il loro stato vitale, il loro “carattere” attraverso il suono, la voce o altre forme espressive.

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SUL TRAM 16 CON L’ESTETICA DI THEODOR ADORNO (Racconto metà / critico)

2018-01-04T12:07:59+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

È nella convergenza tra arte e filosofia che va cercato l’enigma dell’arte

di Francesco Correggia

Giovanni Piturchio aveva letto per tutta la notte. Era ancora in uno stato di eccitazione costante. Si era appena svegliato ed era sceso dal letto. Aveva preso un caffè e ora si aggirava sbigottito nel salotto con il libro di estetica di Theodor W. Adorno fra le mani. Fuori pioveva a dirotto e il rumore delle gocce che si schiantavano sul vetro della finestra somigliava ad un’ininterrotta lamentazione, a un suono cupo e spettrale. Il suono del tram che passava davanti casa sua era stridulo, insopportabile.

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IN VOLO CON PINDARO ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE: Istruzioni per l’uso

2018-01-04T12:43:37+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

Frugando negli anfratti del Web mi ritrovai, con Pindaro il Maestro, in volo lungo la faglia sismica di San Andrea come risucchiato a rivivere l’incubo del sisma che nel 2009 distrusse L’Aquila

 di Roberto Soldati

Un’esperienza di turismo virtuale che assottiglia sempre più il margine che separa la realtà dalla fantasia. Il “gaudium magnum” di fronte a questa nuova realtà virtuale consiste nella lucida consapevolezza di sé di saper governare in modo sapiente la nave nel mare in burrasca del web affrontando, come da manuale, le onde di poppa, senza finire in gorghi abissali o verso le secche dove la mente ristagna passiva nel tempo.

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MEMORI. Dalla rimozione alla restituzione di senso nell’elaborazione di lutti traumatici

2018-01-05T18:00:51+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

Diventa pericoloso ricordare? Non diceva forse Dante “Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria”?

di Ilaria Carosi

 Guai agli immemori. Saranno non soltanto incapaci di ricordare, ma anche di capire. La riflessione, del resto, è l’unico modo per evitare la falsificazione o l’inquinamento della memoria, che si insinua inconsapevolmente o può essere intenzionalmente prodotto nelle nostra mente.
(Norberto Bobbio)

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PER UN’ “EST-ETICA” DELLA CATASTROFE *

2018-01-09T15:45:52+01:00ZRAlt! n. 17 - Estate 2017|

L’auspicata Avanguardia torni ad esser calda o quanto meno tiepida. Inoltre sia capace di emozionare restituendoci almeno un pizzico della sublimità annichilita. Solo in tal modo, a nostro parere, una più pertinente “est-etica” avrà modo di affermarsi

di Antonio Gasbarrini

Estetica ed etica, da riformulare concettualmente con “est-etica” in una società cinica, irriconoscibile e complessa come l’attuale – con un trattino che non divide ma cerca di legare indissolubilmente le due facce della stessa medaglia – devono continuare ad attingere una loro perdurante legittimazione al “bello e buono” (kalòs kài agathós) d’ascendenza greco-platonica.

Un “bello e buono” trasmutati ora in cancerogeni “brutto e cattivo”,

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