ZRAlt! ovvero “Zona Rossa Alt!” (traducibile con il semi-acronimo RZAlt!, “Red Zone Alt!”).

I drammi, anzi le tragedie che stanno dietro quel divieto, sono state amaramente sperimentate in tutto il mondo da milioni e milioni di persone. A causa di catastrofi naturali, ambientali, civili (guerre, fame ed epidemie) e, soprattutto, psichiche. Paura, smarrimento e la martellante domanda del “quando sarà tolta quella maledetta scritta-icona?” costituiscono gli ingredienti principali di equilibri individuali o collettivi bruscamente interrotti il più delle volte in una manciata di secondi. Alla stregua di quanto avvenuto nei tempi più recenti con i terremoti di L’Aquila ed Emilia Romagna, Haiti o dello tsunami giapponese. Come reagire, o meglio, come hanno reagito i singoli e intere comunità alla devastazione esistenziale subita con l’inesorabile conta di morti, feriti, distruzione di villaggi, quartieri, se non intere città (Lisbona e Messina nel più lontano passato, L’Aquila nell’aprile del 2009)?

Non sarà stato un caso se alcune delle prime medicine somministrate o autosomministrate per lenire almeno, dolori su dolori, siano state e continueranno ad essere di matrice spirituale (religiosa o creativa, in particolare).

ZRAlt!: la creatività a 360 gradi versus, contro smarrimento e morte. Quale sorgiva, e perché no, catartica reazione allo sfacelo psichico-fisico da cui singoli e comunità sono attorniati. Per esser più precisi: circondati ed assediati.

Una delle prime vittime sacrificali di ogni catastrofe è la memoria individuale e civile storicamente depositata in ognuno dei ” luoghi-anima” distrutti ed ingabbiati nella ZRAlt! Preservata e preservabile solamente da  Mnemosine, figlia di Urano (Cielo) e Gea (Terra), peraltro madre delle nove Muse.

Salvaguardarla nei suoi molteplici aspetti, ripercorrendone le traumatiche tracce che ogni post-catastrofe tende “geneticamente” a far sbiadire, è l’intento principale di ZRAlt!open review trimestrale monotematica-multimediale online della casa editrice Angelus Novus Edizioni dell’Aquila, dedicata al poco scandagliato binomio “Catastrofe & Creatività”. Erede privilegiata delle progenitrici News Arte Contemporanea (1988) e Bérénice (dal 1997), della stessa casa editrice, leggibili e consultabili in questo stesso sito internet (www.angelus-novus.it).

L’Aquila: già! La “Magnifica citade” medioevale che a più di quattro giri astronomici della terra intorno al sole, con il suo centro storico attualmente impalato ed imbalsamato, completamente disabitato, ha assunto le fatiscenti sembianze della nuova Pompei del XXI secolo.

Sarà proprio la paradigmatica “cattiva coscienza ” di una delle più belle e dotate città monumentali, architettoniche, artistiche e paesaggistiche italiane – pressoché distrutta dal terremoto, ma assassinata poi alle spalle dalla certificata ignavia-protervia istituzionale fortemente imbevuta di propaganda partitica e menzogna mediatica –  a rivestire il ruolo principale di ipocentro ed epicentro di quelle salvifiche onde creative catturate nelle eteree pagine digitali di ZRAlt!, pagine proiettate in buona parte anche extra-moenia.

I singoli testi (articoli, saggi, scritture creative), sempre documentati visivamente con immagini, reportages, video e cataloghi, dovrebbero consentire al fruitore-lettore-internauta un agile windsurf tra un titolo e l’altro del rammemorante “indice binario” di questo primo numero.

Dove arte visiva, poesia, fotografia, docufilm, saggistica e cronaca s’intrecciano, amalgandosi, con le firme di Pino Bertelli, Antonio Gasbarrini, Anna Maria Giancarli, Antonio Picariello e Giuseppe Siano, nonché gli apporti multimediali di numerosi e qualificati co-autori.

Nel segno e sotto la taumaturgica egida di Mnemosine: “Sono riarsa di sete e muoio: ma date, subito, / fredda acqua che scorre dalla palude di Mnemosine. / Ed essi ti lasceranno bere alla fonte divina, / e in seguito tu regnerai assieme agli altri eroi”.

INDICE BINARIO *

Pittura scultura installazioni performaces
AquilAbruzzoTendAtelier di Antonio Gasbarrini
3 reportages + 3 video
Dalle 3.31 alle 3.33 di Antonio Gasbarrini
1 reportage + 2 video + 1 catalogo

Fotografia
Sulla fotografia di strada di Pino Bertelli
1 portfolio

Poesia
La parola che ricostruisce di Anna Maria Giancarli
11 poesie

Saggistica
La percezione mediatica delle catastrofi (I parte) di Giuseppe Siano
1 video

Docufilm
Schola di Antonio Picariello
1 docufilm

Chronica
L’Aquila 5 maggio 2013: Ella fu (Manifesto degli storici darte e video-intervento di Salvatore Settis)
1 reportage + 1 video

Wikipedia
Il portale delle catastrofi
Numerosi links testuali, fotografici e video

Per gli apporti multimediali al n. 1 di ZRAlt! (estate 2013) si ringraziano, tra gli altri, YouDemTV, News Town L’Aquila, Associazione Culturale Kaleidos Pescara……

ALCUNI  TITOLI DEL PROSSIMO NUMERO DI ZRAlt!

Pino Bertelli Sulla guerra del Mali. Immagini da un campo profughi Tuareg in Burkina Faso

Sekiguchi Toyoshige Message from L’Aquila. Peace walk to abolish nuclear weapons

Walter Tortoreto Massimo Cacciari e il “Recupero della Bellezza” a L’Aquila terremotata

Gabriele Lucci Catastrofi naturali, cinema  e effetti speciali

Antonio Gasbarrini La deriva debordiana alle 99 Cannelle

Giuseppe Siano La percezione mediatica delle catastrofi (seconda parte)