Con il corso di Sylvano Bussotti nell’Accademia aquilana si stabiliva una connessione con l’avanguardia teatrale musicale, relazionando l’arte con la vita
di Enrico Sconci
Mentre stavamo preparando presso il Museo MUSPAC l’allestimento di una mostra per celebrare, il giorno 1 ottobre, i 90 anni di Sylvano Bussotti, abbiamo avuto la triste notizia della sua scomparsa avvenuta il 19 settembre 2021.
Bussotti, dal 1971 in poi, ha insegnato per diversi anni Storia del teatro musicale presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, sollecitato dal suo amico artista Piero Sadun che la dirigeva.
Ho avuto la fortuna di poter seguire assiduamente come allievo le sue straordinarie lezioni, da paragonare a vere performance teatrali e musicali.
Ricordo i numerosi materiali musicali e i video da lui girati in super 8 tra cui Lacrime d’eros e molti altri che riguardavano la sua arte totale, le sue ricerche d’avanguardia svolte con John Cage, Stockhausen e altri guru della musica contemporanea. Ho potuto così conoscere l’evoluzione del linguaggio artistico, dei primi happening, delle performance del movimento internazionale Fluxus di cui Bussotti e Giuseppe Chiari erano i principali rappresentanti italiani. Da allora ho iniziato a conservare gelosamente il libro “Silenzio” di John Cage, che ci fu illustrato a lezione, oltre ad altri libri, cataloghi, foto, partiture e opere grafiche dello stesso.
Non a caso alla fine dell’Anno Accademico, come saggio finale del corso, presso il Teatro Comunale dell’Aquila, ci fece eseguire Theatre Piece di John Cage.
Fu un’esperienza straordinaria che ha segnato e rafforzato la mia passione per l’arte e la musica. Eseguimmo le varie azioni seguendo in tempi scanditi partiture individuali, mescolando un mazzo di carte su cui avevano trascritto verbi e sostantivi, per svolgere in un margine di tempo, deciso a priori da ciascun esecutore, azioni simultanee e quindi sovrapposte casualmente. Si trattava quindi di sbattere porte dei camerini, mangiare biscotti davanti ad un microfono, appendersi ad un’altalena, portare galline al guinzaglio, suonare la chitarra, spezzare e lanciare in alto dischi musicali da 45 giri (queste ultime due azioni riguardavano la mia partitura) ecc. Tutti gli spazi dell’edificio teatrale (quindi non solo il palcoscenico), con grande preoccupazione dei custodi, fu letteralmente messo a soqquadro. Per dirla con Cage e con il suo spirito zen, fu un modo per diffondere “gioia e rivoluzione”: una grande lezione che ha segnato a mio avviso la storia dell’Accademia. Lo stesso Bussotti e il direttore Piero Sadun rimasero molto soddisfatti, mentre il pubblico del teatro tradizionale fu stupefatto e allo stesso tempo meravigliato.
Dello spettacolo esistono foto e riprese della Rai 3 che vennero mandate in onda dopo il TG regionale. Ricordo la zoomata finale dell’operatore su un barattolo vuoto di conserva che, rotolando dal palcoscenico verso il pubblico, produsse non rumore ma musica.
Con il corso di Sylvano Bussotti nell’Accademia aquilana si stabiliva una connessione con l’avanguardia teatrale musicale, relazionando l’arte con la vita.
Ricordo ancora che in quegli anni facevo parte del gruppo musicale “Bravo Reverendo Rebman”. Presentai i miei amici al Maestro il quale, avendo compreso la nostra grande passione per l’arte, ci coinvolse come attori per girare un film in super 8. Le prove dei bellissimi costumi, disegnati da da lui e che portò dal suo studio di Roma o forse da Firenze, si svolsero presso la nostra sede di via Arco Ricci all’Aquila. Il mio era un costume di Arlecchino da cui, “strappando” la stoffa, dal petto poteva uscire un cuore “sanguinante” composto di stoffe coloratissime.
Il giorno seguente, di primo mattino, con grande entusiasmo partecipammo, insieme ad altri amici “capelloni” aquilani che avevo coinvolto, a quella bellissima esperienza.
Le riprese furono inserite nel film Apology, del 1972, con la sua regia, che purtroppo non ho avuto occasione di vedere nella versione integrale.
Con la sua grande generosità, essendo in quel periodo direttore della Biennale Musica di Venezia e direttore artistico della Casa Ricordi, Bussotti, per sostenerci, mi consegnò una lettera di presentazione per l’ex “sovrana” della stessa casa discografica Mimma Guastoni, per farci fare un provino: per nostra ingenuità e altre varie ragioni saltammo purtroppo l’appuntamento.
Nel corso degli anni, dopo il periodo dell’Accademia, sono riuscito a mantenere ottimi rapporti con il mio grande Maestro seguendo la sua attività svolta nella città dell’Aquila che riguardava i concerti della Barattelli, il concerto per pianoforte dentro la monumentale Fontana delle 99 Cannelle, e poi ebbi modo di seguire alcuni incontri a Genazzano nella sua scuola Bussotty opera ballet nonché l’inaugurazione della mostra al Castello Orsini Nuove trame dell’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva, docente dell’Accademia aquilana, nello stesso periodo in cui vi insegnava Bussotti insieme ad altri grandi artisti di rilievo internazionale come Carmelo Bene, Mario Ceroli, Alberto Arbasino, Enrico Castellani, Gino Marotta, Pino Zac, Antonio Calenda ecc.).
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Bussotti artista a L’Aquila
Dal 10 agosto al 19 settembre 1987 presso la sede dell’Associazione Culturale “Quarto di Santa Giusta” Centro Multimediale, fondata dal 1984, con la disponibilità di Bussotti, organizzammo una prima mostra del suo grande amico e fotografo di scena Jacques Cloarec, dal titolo Sylvano Bussotti, regista, costumista, scenografo. All’inaugurazione fu presente anche l’attrice Piera degli Esposti impegnata con il Teatro Stabile dell’Aquila. Sul n.1 della rivista dell’Associazione ArtetrA, del 1989,vengono riportati i risultati della mostra, con testi di Walter Tortoreto e di Alain Danielou (Page 76 du Journal de Sylvano Bussotti à Zagarolo – le 24 a Avril 1986).
Nel n. 4 della stessa rivista, del 1992, viene documentata una seconda mostra personale dal titolo “Le Arti Belle di Sylvano Bussotti – opere in musica e dipinte recentemente o nel tempo”, catalogo Crescenzi Allendorf Editori, svolta dal 7 maggio al 14 giugno dello stesso anno, sempre con la presenza di Bussotti, nella prima sede dell’Associazione e in quella nuova del museo MUSPAC appena fondato. La mostra venne presentata e promossa anche nella trasmissione televisiva di Maurizio Costanzo show.
Ecco alcune delle iniziative messe in campo,
Giovedì 7 maggio
Palazzo di Margherita d’Austria – Aula del Consiglio Comunale
Presentazione della cartella Codici d’Arti Belle di Sylvano Bussotti, stampata da Crescenzi Allendorf Editori. Enrico Sconci partcipa ad una conferenza con il critico d’arte Laura Cherubini, il compositore Mauro Castellano e l’autore. A seguire, l’inaugurazione della mostra al Centro Multimediale e il concerto in galleria con M. Castellano (piano), L. Paoloni (violino), e S. Bussotti.
Giovedì 11 giugno
Centro Multimediale “Quarto di Santa Giusta”
Pour Clavier interpretato dal pianista Mauro Castellano in una conversazione fra l’autore Sylvano Bussotti e l’interprete. Concerto al pianoforte: Brillante – Musica per amici – Catania – Olofpalme – AutotondoTondodono – Due Ballabili – La vergine ispirata.
Venerdì 12 giugno
Centro Multimediale “Quarto di Santa Giusta”
Proiezione non-stop dell’opera video-grafica di Sylvano Bussotti comprendente: Biennale Apollo, Videogiornali, L’ispirazione, Fedra, Il Trittico, Turandot di G. Puccini.
Sabato 13 giugno
Ex Accademia di Belle Arti – Corso Vittorio Emanuele II
Apertura dell’ampia esposizione documentaria sull’opera musicale, pittorica e teatrale di Sylvano Bussotti, a cura di Roberto Putignano. Lettura di testi originali, installazioni drammaturgiche, proiezione di video e films dell’opera integrale d’immagine dell’artista, occasionata dal Teatro alla Scala di Milano, dalla Biennale di Venezia, dal D.A.A.D. di Berlino e dalla collezione privata dell’autore. In esposizione la grandissima partitura di RARA e foto del lavoro svolto anche con gli attori del Living Theatre guidati da Julian Beck e Cathy Barberian. Sylvano Bussotti legge i propri testi: da Fedra di Racine, Tieste da Seneca, Nuite du Faune ed altri testi originali. Frammenti all’Italia balletto di Sandra Fuciarelli coreografa e interprete su musiche di Sylvano Bussotti nel riprendere una lezione d’Accademia.
Slides (a cura di Enrico Sconci)
Dopo il tremendo terremoto del 2009, il 7 dicembre 2011, su invito della Società Aquilana Barattelli, d’intesa con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e con il Conservatorio di Musica Alfredo Casella, presso la nuova sede del MUSPAC, ricostruita in Piazza d’Arti, si svolse alla presenza di S. Bussotti e del suo compagno Rocco Quaglia, l’evento “Omaggio a Sylvano Bussotti” Per festeggiare i suoi 80 anni, il gruppo musicale Hocus Pocus Ensemble, eseguì diverse opere del Maestro (vedere sito del Museo www.muspac.com con ampia documentazione fotografica).
Per ricordare il Maestro Sylvano Bussotti, prossimamente il Museo MUSPAC dell’Aquila organizzerà una mostra documentaria.
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