EDITORIALE

2023-05-03T14:25:20+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

Anche con questo n. 38 del trimestrale multimediale “ZRAlt!” imperniato tematicamente sul binomio “Catastrofe & Creatività” ce l’abbiamo ancora una volta fatta. Guardando indietro nel tempo, a distanza di dieci anni dal varo del suo primo numero nell’estate del 2013, il concertante e qualificante apporto dei collaboratori attivi in diverse discipline, ha dato una tangibile dimostrazione di come si possa dare una mano, con il proprio  contributo di natura esclusivamente culturale, nella “tessitura” della resistente/resiliente rete digitale di un antagonista “pensiero poetante” (George Steiner). Un approccio teoretico, il suo, che presuppone il difficile cortocircuito instaurabile tra pensiero (Heidegger) e parola (Celan), allorché dopo che i due si erano incontrati, nulla sappiamo delle rispettive reazioni.Ma ciò che resta: «è un’immagine, forse un insondabile mito, in […]

CECILIA MANGINI. SULLA FOTOGRAFIA DELLA DIGNITÀ

2023-04-20T14:49:03+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

Il suo sguardo sulla povera gente è intriso di complicità, bellezza e dignità… c’è malinconia, rimpianto, financo indignazione nelle sue fotografie… ha perfino la scortesia di essere profonda… di superare il fatto di cronaca richiesto dai giornali… lavora sull’antropologia dell’immagine scevra da ogni estetismo della povertà, ma non copre antichi dolori e non dimentica nessuna umiliazione…

di Pino Bertelli

“Essere caduti dal seno della madre nel fango e sulla polvere di un deserto che li vuole liberi e soli.
Essere cresciuti in una foresta dove i figli lottano con i figli per educarsi alla vita dei grandi.
Essere ragazzi in una città fatta per la pietà e la ricchezza senza sapere altro che la propria fame.”
Pier Paolo Pasolini

I. La […]

CULTURA ED ETICA

2023-04-15T11:01:44+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

Ritrovare di nuovo un rapporto che sempre si rinnova e riposiziona tra etica e cultura, etica e dimensione tecnica, etica ed estetica, cultura e natura ora appare quasi ineludibile nel nostro rapporto con la dimensione tecnologica e la stessa prassi digitale del contemporaneo

di Francesco Correggia

Come aveva intuito Georg Simmel, l’uomo deve abbandonare quella separazione tra etica e cultura che ancora domina il soggetto. La questione non sta solo nei termini di una responsabilità comune che è anche istanza di libertà e dovere, ma di una riconversione dei valori che investe tutti e tutto. La corrispondenza fra etica e cultura ora tocca direttamente il tema del rapporto dell’uomo con la natura. L’avvento delle nuove tecnologie, la crisi del pianeta, e una guerra alle porte dell’Europa […]

LA SOCIETÀ DELLO SPETTACOLO E L’IMPERO DELLO SGOMENTO

2023-05-03T14:27:42+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

Guy Debord aveva ben visto come il divenire mondo della merce è il divenire merce del mondo. Ma oggi questa merce è insanguinata e l’ultimo rivoluzionario ha appena fatto in tempo a sopprimersi per non sentire in bocca il gusto ferroso del sangue commerciale della tecnocrazia del lutto

di Luigi Fabio Mastropietro

I. il dio fucilato: racconto delle ceneri

Se un dio ha fatto questo mondo, io non vorrei essere quel dio, perché il dolore del mondo mi strazierebbe il cuore.

(Arthur Schopenhauer, Nachlass)

Un mercoledì sera di pioggia fredda e sottile a Champot.

Dalla finestra della grande cucina a picco sulla forra, la collina solcata dalle viti sembra nella pioggia il relitto di un veliero distrutto dal fortunale.

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NINO GAGLIARDI (Il poeta del colore materico nella retrospettiva a L’Aquila)

2023-04-15T11:02:06+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

Le stratificazioni dei suoi “Paesaggi memoriali” dedicati alle diverse ere geologiche evocate anche con la tecnica dell’affresco (su tela) ampliano e di molto lo stesso  concetto tematico di “Paesaggio” (pittorico o grafico), così com’è venuto a con/figurarsi nel corso del carsico fiume della storia dell’arte moderna

di Antonio Gasbarrini

Tra gli artisti italiani che più si distingueranno per la loro ricerca neo-avanguardistica nei primi due decenni della seconda metà del Novecento, va senz’altro inserito il nome di Nino Gagliardi, artista marsicano di nascita, ma di formazione visiva e letteraria europea (Francia ed Inghilterra, si legga nella Nota biografica).

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OGNI LUCE (Cinque liriche con commento scritto e recital in video)

2023-04-15T11:02:22+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

La sfida, come detto, è usare la sensorialità edonistica per involarsi oltre, per dare all’istante l’illusione dell’eternità

di Marco Tabellione

La luce apice

L’alba sfocerà forse dal mare
o forse spargerà i suoi flauti

da una nebulosa

Che cos’è la luce    ?    da dove viene?
Perché nevica semi ovunque
Perché a volte tace
come se non esistesse
come se la notte non dovesse finire mai      ?

[…]

BRODAGLIA DI POLVERE

2023-04-15T11:02:32+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

La storia torna indietro, contraffatta, senza goccia di sangue, senza più le ossa di ogni ucciso, ucciso dalla vergogna di esistere come fuliggine

di Mario Serra

Voglio moriiireee!!!
…con le mie mani,
prima che la gente mi seppellisca vivo.
Il mio suicidio…all’ipocrisia, alla
Morale subdola, alle belle, toste parole…
Di chi…AZZANNA! DIVORA! Urlando
Bestemmie, uomini e cose innocenti

[…]

ARTE SACRA IN ORDINE GEOMETRICO

2023-04-15T11:02:46+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

Allora “aprire una porta” è un rito di passaggio, se si vuole interpretare, ad esempio, la rappresentazione pittorica o architettonica, in spazio spirituale, di un uscio, pur solo socchiuso. Analogamente, “salire gradini” è metaforica ascensione al sublime; come “illuminare uno spazio” può essere introiettato come abbraccio di luce

di Paolo Rico

ABSTRACT

La scienza può insolitamente giovare, come argomenta la successiva riflessione, al dibattito contemporaneo sulla penetrabilità contemplativa, formativa, intuitiva dell’arte specificamente cultuale. Focus, quindi, su un’inaspettata formulazione  – come dire –  prêt-à-porter dello spinozismo. Cifra ermeneutica qui sfruttata, per rintracciare possibili impostazioni, eminentemente razionali, a favore di produzioni artistiche, quasi esclusivamente religiose, emozionali.

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LA MODA DELLE DIVE DEGLI ANNI ’50 E ’60 IN UNA MOSTRA A L’AQUILA

2023-04-15T11:02:54+01:00ZRAlt! n. 38 – Autunno 2022|

Una mostra insolita per la città, che fa pensare al desiderio di voler fare e vedere anche altro, di scoprire linguaggi inusuali. In breve: la sentita esigenza d’intessere un innovativo dialogo anche con altre forme d’arte rispetto a quelle consolidate

di Alessandra Carducci

Camminando nell’atmosfera natalizia magica e sognante, in una delle vie del centro storico di L’Aquila, due abiti esposti in una vetrina, un tempo appartenuta ad uno storico ristorante della città, hanno rapito lo sguardo. Sbirciando, sullo sfondo un proiettore mostrava alcune scene di un film di Vittorio De Sica. Quegli abiti erano stati indossati da due delle dive più famose del cinema italiano, Sofia Loren e Gina Lollobrigida.

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