EDITORIALE
Se volessimo plagiare la tonificante “Arte della cancellatura” d’un Emilio Isgrò, poche salvifiche parole resterebbero in vita persino nel sofisticato Grande Dizionario dell’Accademia della Crusca. Di fronte alla quasi totalità di esse – su cui infieriremmo con il nostro pennarello inchiostrato di nero che più nero non si può – un decisivo colpo di grazia lo daremmo innanzitutto a GUERRA. Già. Non sono stati sufficienti i milioni e milioni di esseri umani “cancellati per sempre”, tra un conflitto e l’altro scatenati nel sanguinario corso del Secolo Breve (grosso modo: 1914-1991), nei campi di sterminio nazisti e staliniani o in ognuno dei raccapriccianti teatri di guerre su guerre avvenute in ogni angolo della malridotta Terra, per insegnare ai demenziali umanoidi la retta via da seguire. […]