LA COMUNICAZIONE MASSMEDIATICA E L’EMERGENZA: IL CASO 6 APRILE
Nel caso del sisma dell’Aquila, le colpevoli insipienze e inadeguatezze della classe dirigente nel suo complesso (dalla Commissione Grandi Rischi all’amministrazione regionale e comunale) hanno determinato danni a catena all’ingranaggio della comunicazione
di Angelo De Nicola
«C’è ancora qualcuno vivo all’Aquila». È il testo, nella sua sconvolgente drammaticità, del primo “cinguettio” lanciato appena qualche minuto dopo la scossa delle 3.32 che, la notte del 6 aprile del 2009, ha sconvolto L’Aquila. Nell’era della comunicazione, appare scontato che Twitter abbia battuto sul tempo tutti gli altri mezzi d’informazione dando, per primo, la notizia di un terremoto che, fin da subito, è apparso come un big one. […]