DAGLI ANESTETICI READYMADE DI MARCEL DUCHAMP AI RAMMEMORANTI OGGETTI RI/TOVATI DI “SEMINIAMO ARTE II”
L’intreccio metaforico-metonimico tra quelle schegge ceramiche, pentole e padelle ammaccate, maniglie e chiavi inservibili, macinini da caffè senza più profumo, pietre e mattoni scheggiati, cavalli a dondolo paralizzati, spade arrugginite, rami di quercia fossilizzati, foto ingiallite, gabbiette per uccelli…. rimanda dritto dritto alle case distrutte o danneggiate di un intero paese («il paese dell’anima» avrebbe scritto Ignazio Silone), ancora imbalsamato a distanza di oltre 13 anni dalle fatidiche scosse delle 3.32 (6 aprile 2009).
di Antonio Gasbarrini
C‘è un punto che voglio definire molto chiaramente:
la scelta di questi readymade non mi fu mi dettata da qualche diletto estetico.
La scelta era fondata su una reazione d’indifferenza visiva,
unita a una totale assenza di buono o cattivo gusto… dunque un’anestesia completa.
Marcel Duchamp, […]