Ho deciso di scrivere questo racconto saggistico sulle modalità del testo orientale “Le mille e una notte” (in arabo: Alflailawalaila) nel tentativo di innescare una sorta di passeggiata rituale (Eco direbbe nei testi narrativi) nelle vocazioni disperse della geografia “bella”. Il pianeta ha perso il suo dolce carattere d’amore per l’umanità.
Il compasso continua a esercitare la sua funzione geometrica: da un punto nasce un cerchio. Ecco la perfezione.Quando Truffaut traduce questa perfezione nella bellezza della femminilità, il pianeta si riappropria del suo senso universale di unico luogo della vita riconosciuto dalla ragione.