Sull’abstract (paginone) del n. 17 di questa stessa rivista, veniva pubblicato il saggio di Pino Bertelli Diane Arbus: l’angelo nero della fotografia randagia, con un suo ritratto fotografico (selfie diremmo oggi) del 1945. Un’immagine riflessa da uno specchio, la sua, dall’immacolato candore di un corpo ripreso nudo con due prominenti seni controbilanciati dalle bianche mutandine (o meglio, mutandoni).
Dopo la cannibalizzazione commerciale dell’artista morto, adesso è l’ora della cannibalizzazione dell’artista da vivo! Speculazioni su Basquiat!
Milioni di dollari alle aste commerciali del mercato dell’arte internazionale.