Mentre il sempre più malconcio globo terrestre si rigira e gira, o meglio, si aggira nel quadrimensionale tempo spazio curvo einsteiniano, catastrofi su catastrofi continuano ad abbattersi sulla sua desertificata pelle con una prevedibile finalità millenaristica. Non solo naturali, ma prevalentemente artificiali scatenate da un indomabile Male (dalle giornaliere guerre, alle pandemiche malattie tipo Ebola, ai paventati sciami solari… e, chi più ne ha, più ne metta).
In questa fosca ed offuscata realtà macrofisica e di riflesso sociale, diventa sempre più arduo contrapporre l’energia salvifica della creatività alle sciagure su sciagure amplificate dalla ridondanza spettacolare-propagandistica dei mass-media. (altro…)
E l’Angelo del non-dove disse [dagli Atti degli apostoli della libertà (apocrifi), trovati nel tascapane di un bambino a Guernica nel 1937 (nel corso della rivoluzione di Spagna), e rivisti sulla rive gauche di Parigi nel Maggio 1968]:
“È l’amore e la scoperta da sé che portano a superare un presente che non è sempre bello… a sconfiggere la paura con la coscienza di essersi liberati dall’immobilità e dall’impotenza… (altro…)
Le grandi opere sono quelle che inventano il loro proprio genere, o lo distruggono
Walter Benjamin
Tenebrae sine principio in principio, ut tenebrae sine fine in finis
Tenebra senza principio in principio come tenebra senza fine in fine
Fine e principio legati nella vibrazione della tenebra nel vuoto
Tenebra nel vuoto che tutto vibrando contiene prima della luce
Tenebra nel vuoto che tutto tremando risuona del respiro di Colui che è
Fiato che smembra membrane d’ombra da tenebra
Membrane d’ombra che vibrano i nomi delle cose e le cose stesse
Vibrazione oscura che accende l’essere trafiggendolo
E luce fu oscura vibrazione sola essenza dell’essere (altro…)
Spetta all’Arte seminare nella società quel pizzico d’utopia in più che consenta all’umanità di uscire dal cul-de-sac in cui si è cacciata per aver abbandonato una edenica, primigenia Natura, sempre più degradata da un micidiale Artificio che sta avvelenando l’esistenza di singoli e di interi popoli. È questo in estrema sintesi il succo del Manifesto del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, riportato integralmente a margine. (altro…)
Non molto si è parlato, come al solito, in città, di Mancanza – Inferno. Ma oltre ai coraggiosi e innovativi contenuti che in molti hanno iniziato a riconoscergli in giro per il mondo, questo film rappresenta indubbiamente una grande novità nel panorama cinematografico italiano: è il primo lungometraggio d’autore cofinanziato da una Onlus, l’Hatha Ciudad dell’Aquila, e sostenuto inoltre da un fortunato crowdfunding per reperire gli ulteriori fondi necessari per la post produzione e l’edizione internazionale sottotitolata in inglese.
Mancanza – Inferno, una scommessa, un iniziale fioco barlume di luce che si è trasformato pian piano in un film, una potente sperimentazione visiva, coerente con la nostra idea di cinema allo stato puro… (altro…)
Ho conosciuto Mario Fratti, drammaturgo famoso in America ed oltre, aquilano dall’aspetto bonario ed accattivante, proprio in occasione della presentazione, nella sua città, L’Aquila, del suo primo testo di narrativa Diario proibito. (altro…)
Le ultime tendenze visive inneggiano al porno che dal punto di vista semantico-fonetico ha la stessa assonanza dei termini Porco e Corno. Quindi le ultime tendenze inneggiano, per sillogismo, al porco e al corno. (altro…)
Ideata da Andrea Panarelli e giunta alla sua seconda edizione, la Cena d’artista “illuminata” da uno dei titoli più fortunati della filmografia in bianco e nero di Guy Debord [In girum imus nocte (ecce) et consumimur ignis], ha offerto più di uno spunto relazionale ai fruitori- commensali intervenuti nella “notte brava” delle due occasioni d’incontro. Concentrate in una sola notte, appunto. (altro…)