Con questo dodicesimo numero di ZRAlt! si può ben spegnere la candelina del terzo anno compiuto dopo il suo esordio sul web nell’estate del 2013. Tre anni, per una rivista germogliata come un fiore selvatico “da e nelle” macerie aquilane – ma con il suo sensore della ZRA, ovvero Zona Rossa Alt!, orientato prevalentemente sulle rovine (etiche e delle ingiustizie sociali, innanzitutto) italiane, europee ed extraeuropee – non sembrano pochi. Né tanto meno l’altra faccia delle sua medaglia (la creatività controbilanciante le immancabili sciagure quotidiane), non ha preso la noiosa patina del déjà vu, déjà pensé grazie agli originali contributi testuali e multimediali sino a qui pubblicati. (altro…)
Il film di Stefano Mordini, Acciaio, è tratto dal libretto fortunato (in copie vendute e premi conseguenti) di Silvia Avallone… (altro…)
Da molto tempo ho il piacere di scrivere. La mia non è certo una scrittura letteraria ma un modo per sopravvivere, per prendere tempo, per sperare. I miei scritti ormai sono una costante nel mio lavoro da pittore. Nel 1998 avevo in mente di scrivere un inventario sulle parole di fine millennio. (altro…)
Janana Summer Encounter, Broumana, Libano, settembre 2006
Osama aveva 17 anni ed era seduto di fronte a noi, nel circle time che Moataz[i] aveva organizzato, (altro…)
SU HABITAT
di Marco Giacosa
Ho visto Habitat – Note personali al Torino Film Festival del 2014, non conoscevo Emiliano Dante, era uno spettacolo delle 14 e finii in sala quasi per caso, incuriosito dal titolo e dalle poche righe con cui sul programma veniva raccontato il film; e subito me ne innamorai. (altro…)
A ben riflettere, il terrorismo iconoclasta talebano prima e jihadista poi, prende le sue mosse dalla distruzione fisica e simbolica legata ad uno dei fondamentali numeri pitagorici: il due. Mi riferisco ai due Buddha scultorei afghani di Bamiyan e alle Twin Towers distrutte all’inizio del Terzo Millennio. (altro…)
Narratore, saggista, drammaturgo, pubblicista, Drago Jančar, con una scrittura realistica e fantasiosa, con uno stile intriso di sottile ironia, si fa squisito cantore della sua terra di Slovenia, della libertà, dei valori democratici, del sentimento dell’amicizia tra popoli. (altro…)
[…] e una donna che aveva al seno un bambino disse: parlaci dei figli. Ed egli rispose: I vostri figli non sono figli vostri… sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita. Nascono per mezzo di voi, ma non da voi. Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee. Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell’avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni. Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri. Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo. (altro…)
Nel 2014 un gruppo di 26 ricercatori presso la Technische Universität di Berlino intraprese una ricerca sul campo nei territori colpiti dal terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009.
I ricercatori erano esperti in vari settori nel campo dell’architettura, del design urbano, dell’ingegneria civile, della sociologia, delle relazioni internazionali, dell’amministrazione e pianificazione urbana e regionale, delle scienze ambientali. (altro…)