Circa alessandra

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EDITORIALE

2022-11-03T11:00:54+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

Quando nell’estate del 2013 avevamo varato il primo numero di ZRAlt! con l’urlo “La rivista della Zona Rossa” –  traendo spunto dal tremendo sisma aquilano di quattro anni prima che aveva assestato un duro colpo all’intero capoluogo abruzzese ed ai numerosi altri centri contigui contraddistinti poi con la denominazione “cratere sismico” –  non avevamo messo in conto un particolare squisitamente  lessicale. La riduttiva accezione di Zona Rossa, al singolare, di fronte a tutte le altre “Zone Rosse” nel frattempo spuntate come funghi velenosi in tutto il mondo tra guerre, pandemie, carestie, emigrazioni di massa…, s’era dimostrata, alla prova dei fatti, inadeguata a designare ciò che di  malefico continuava  a crescere in maniera esponenziale su questa dannata Terra.

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È STATA LA MANO DI DIO (2021), di PAOLO SORRENTINO

2022-10-31T18:12:21+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

Il film di Sorrentino, appunto… esegue una narratologia confinata nell’alveo della spettacolarità e condannata a rispettare le suggestioni e le articolazioni romantiche dei mercati, sempre intonati sulla ricezione collettiva…

di Pino Bertelli

“Napule è mille culure
Napule è mille paure
Napule è a voce de’ criature
Che saglie chianu chianu
E tu sai ca’ non si sulo
Napule è nu sole amaro
Napule è ardore e’ mare
Napule è na’ carta sporca
E nisciuno se ne importa
E ognuno aspetta a’ sciorta”…
Pino Daniele

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DAGLI ANESTETICI READYMADE DI MARCEL DUCHAMP AI RAMMEMORANTI OGGETTI RI/TOVATI DI “SEMINIAMO ARTE II”

2022-10-31T18:12:12+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

L’intreccio metaforico-metonimico tra quelle schegge ceramiche, pentole e padelle ammaccate, maniglie e chiavi inservibili, macinini da caffè senza più profumo, pietre e mattoni scheggiati, cavalli a dondolo paralizzati, spade arrugginite, rami di quercia fossilizzati, foto ingiallite, gabbiette per uccelli…. rimanda dritto dritto alle case distrutte o danneggiate di un intero paese («il paese dell’anima» avrebbe scritto Ignazio Silone), ancora imbalsamato a distanza di oltre 13 anni dalle fatidiche scosse delle 3.32 (6 aprile 2009).

di Antonio Gasbarrini

C‘è un punto che voglio definire molto chiaramente:
la scelta di questi readymade non mi fu mi dettata da qualche diletto estetico.
La scelta era fondata su una reazione d’indifferenza visiva,
unita a una totale assenza di buono o cattivo gusto… dunque un’anestesia completa.

Marcel Duchamp, […]

GEOXIANA014 (Racconto)

2022-10-31T18:11:57+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

Giunti sulla sommità di una collina si resero conto che stavano arrivando i Camminanti, suddivisi in due colonne, una che gridava: scappa, ragazzo, scappa! … e l’altra che all’opposto urlava: spacca, ragazzo, spakka! … sinché finivano per confluire in una medesima fiumana di gente scombinata

di Marco Palladini

… non aveva alcun ricordo… sì, non riusciva proprio a ricordarsi come fosse arrivato a Geoxiana014, una terra o, forse, più esattamente un’area della terra considerata per lo più ignota o misteriosa, di cui i pochi che erano tornati indietro non sapevano fornire notizie dettagliate, ma soltanto riferire impressioni fugaci e alquanto vaghe… rammentava soltanto che era partito da casa per fare alcune locations relative al suo prossimo film…

già, perché lui, Giampaolo Di Giovanni, era un regista, forse […]

SULL’ORIGINE DEL TRATTISMO (una lettera chiarificatrice)

2022-10-31T18:12:04+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

Con quel Manifesto il Trattismo si pone prima del significante e del significato; e, pertanto, con ciò decade la funzione di mediazione del critico, dello sciamano o sacerdote-interprete

di Giuseppe Siano

Caro Claudio Bianchi e p.c. Caro Marco Fioramanti

Vorrei chiarire a voi amici, Claudio e Marco, e all’articolista del giornale su cui ho letto la recensione di una imminente mostra di Claudio & C., alcune posizioni del movimento Trattista che a mio giudizio sono state interpretate in modo poco chiaro.

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ERRARE… NELL’INTRICO DELLE IPOTESI… O… DELL’IMPENSABILITÀ ININTERROTTA

2022-10-31T18:11:46+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

E tra Shakespeare e Ionesco osservo le ripetizioni delle stereotipate formule…

di Eva Rachele Grassi

“La vita è un’ombra che cammina, un povero attore che si agita e pavoneggia la sua ora sul palco.       È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepiti e furore, che non significa niente.”              

Shakespeare (Macbeth) (Atto V, scena 5^)

Cercando di anagrammare il mondo…

Mi smarrisco…
Disperata d’Invisibile
In frantumi di visioni ed evidenze

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MAHMOUD DARWISH POETA PALESTINESE

2022-10-31T18:11:35+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

Dai suoi versi il dramma del suo popolo diviene universale, si innalza a tragedia dell’umanità, raggiunge tutti coloro che lottano per la dignità e la libertà, dando loro coscienza e memoria

di Anna Maria Giancarli e Alessandra Di Vincenzo

Mahmoud Darwish, poeta palestinese fra i più grandi al mondo, fu ospite d’onore al Premio letterario internazionale “Città dell’Aquila” – intitolato a Laudomia Bonanni – e portò anche in questa città la sua voce tormentata con cui, attraverso la poesia, aveva espresso in modo radicale il dramma del popolo palestinese, divenendo così un simbolo collettivo dell’atroce sofferenza della sua gente e del suo bisogno d’una patria e d’una terra. Per lui fu molto importante il significato dell’invito, come riconoscimento alla Resistenza e alla creatività del popolo palestinese, […]

I MIEI CORTOMETRAGGI ALL’INTERNO DEL PROGETTO “SPECCHIO ARTE” DELLA FONDAZIONE ARIA

2022-11-03T10:57:49+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

Il progetto vuole sdoganare l’artista dagli stereotipi sopra descritti, osservandolo nel quotidiano, attraverso il suo sguardo, le sue riflessioni sulla vita, sul mondo

di Dino Viani

Nell’immaginario collettivo spesso l’artista viene ancora percepito come un personaggio bizzaro, sui generis, ai margini della vita reale. Il suo studio, una sorta di laboratorio del Dottor Caligari, in cui produce “stranezze” di cui solo lui ne percepisce il senso, il significato.

La mancanza di educazione alla bellezza ha portato a questo, a una disattenzione storica che non considera l’artista e la sua opera come valore assoluto e imprescindibile per l’arricchimento culturale, morale e spirituale, di un paese. Basti pensare alla Grecia antica in cui la civiltà di un popolo era misurata dalla produzione di bellezza.

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ARTE e TRANSREALTÀ (Il mio Memorial sull’invasione russa dell’Ucraina)

2022-10-31T18:11:18+01:00ZRAlt! n. 37 - Estate 2022|

Di fronte all’orrore della guerra in atto tra Russia e Ucraina con centinaia di migliaia di morti, è stato per me necessario esprimermi e prendere posizione: di carattere prettamente umanistico ed esistenziale

di Francesco Guadagnuolo

Ricapitolando. Il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918, sono le insanguinate date di partenza e di arrivo della Prima Guerra Mondiale. La Germania stava vivendo un’intrinseca decadenza dopo un’epoca di crescita economica, con una classe borghese oppressa dalle rivolte operaie. L’arte era condizionata dall’Espressionismo, movimento che manifestava un generale malessere di vita cercando di esprimere i sentimenti degli artisti riguardo a ciò che percepivano: un’arte di evidente conformazione esistenziale. La guerra incombeva e avrebbe determinato anche l’analoga sorte dell’arte; tanti si aspettavano attraverso essa un’espiazione risolutiva.

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